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a cura del Prof. Ignazio Perego

 

CAPACITÀ IDRICA attitudine di un terreno a contenere l’acqua. Si distingue una c.i. massima , che corrisponde allo stato di saturazione del terreno , ed una c. i. minima ( o capacità di campo) che si raggiunge dopo che l’unita’ di suolo ha perso l’acqua gravitazionale.
CAPOGATTO tipo di margotta ottenuta piegando ad arco un ramo in modo da interrare la sua parte terminale in corrispondenza della quale si formeranno le radici.
CARRELLO ELEVATORE piccola macchina semovente, Provvista di un elevatore a forche, impiegata in magazzino per spostare frutta in cassoni o in cassette su palette.
CARRO-RACCOLTA macchina trainata o semovente, impiegata per trasportare gli operai addetti alla raccolta dei frutti a diversa altezza dal suolo; si distinguono carri a piattaforma laterali e carri a piattaforme elevatrici. Viene impiegato anche per la potatura
CARTONAGGIO tecnica usata per forzatura e la radicazione degli innesti-talea di vite in appositi vasetti di torba pressata o carta.
CASCOLA abscissione dei frutti durante il loro sviluppo o prima della raccolta, indotta da fattori fisiologici o da cause climatiche o biotiche.
CASSETTA piccolo contenitore di legno o plastica impiegato per la raccolta ed i trasporto della frutta; un diffuso tipo di casetta è il plateau che contiene generalmente uno o due strati di frutta.
CASSONE (BIN): grosso contenitore pallettizzato di legno o plastica, usato per il trasporto e talora per la conservazione della frutta raccolta. Ha capacità variabile da meno di un quintale a più di tre quintali.
CEDUO di latifoglie che si rinnova stimolando con tagli periodici le emissioni di polloni
CEPPAIA parte basale ingrossata del tronco di alcuni alberi (es. olivo), per lo più caratterizzata da una elevata attività pollonifera
CESTO A SACCO Sacco per la raccolta della frutta, con fondo apribile e con imboccatura mantenuta aperta da un telaio rigido; viene portato a tracolla dagli operai.
CESTO recipiente, generalmente di plastica, usato per la raccolta manuale della frutta: è provvisto di un manico ad arco che può essere appeso, per mezzo di un uncino, alle scale od alle branche.
CHIOMA Parte aerea di un albero escluso lo scheletro.
CIGLIONAMENTO Sistemazione a terrazze dei terreni declivi con contenimento delle pareti per mezzo di un cotico erboso.
CIMATURA Operazione di potatura verde, consistente nell’asportazione dell’apice di un germoglio. Se eseguita precocemente determina l’emissione di germogli anticipati.
CIRRO Sinonimo di viticcio.
CLIMATERIO Stadio dell’evoluzione fisiologica di alcuni tipi di frutti caratterizzato da una più intensa attività respiratoria e dal compiersi delle trasformazioni biochimiche proprie della maturazione.
CLONE Complesso di individui derivati da propagazione agamica a partire da un unico capostipite e caratterizzati dallo stesso genotipo.
COEFFICIENTE D’APPASSIMENTO Contenuto idrico di un terreno al di sotto del quale le piante avvizziscono in maniera irreversibile.
COEFFICIENTE DI TRASPIRAZIONE Quantità di acqua che una pianta traspira per ogni chilogrammo di sostanza secca elaborata.
COLATURA Anormale caduta dei fiori al termine dell’antesi.
CONIFERAMENTO Introduzione delle resinose nei cedui al fine di incrementare la produzione di legname da opera.
CONVERSIONE Termine forestale usato per indicare il cambiamento della forma di governo di un bosco (es. da ceduo a fustaia e viceversa)
CORIMBO Infiorescenza costituita in modo tale che i peduncoli dei vari fiori hanno lunghezza variabile sì che i fiori vengono a trovarsi alla medesima altezza.
COSMESI Complesso di trattamenti cui possono essere sottoposti i frutti in magazzino prima del loro confezionamento al fine di migliorarne la presentazione (es. ceratura, spazzolatura) o la serbevolezza (es. trattamenti con fungostatici).
CULTIVAR Entità tassonomica comprendente piante coltivate contraddistinte da caratteri morfologici, biologici o agronomici comuni. Può corrispondere ad un solo clone, oppure a più cloni.
DARDO Corto ramo, tipico delle drupacee, terminante con una gemma a legno (d.vegetativo) o a fiore (d. fiorifero).
DECORTICAZIONE ANULARE Intervento di potatura consistente nello asportare un anello di corteccia dal tronco, dalle branche o dai rami.
DIAGNOSTICA FOGLIARE Metodo di valutazione delle esigenze nutritive delle piante coltivate in base all’analisi di campioni di foglie prelevati con opportuni criteri.
DIOICA Dicesi di specie in cui i fiori unisessuali maschili e femminili sono portati da piante diverse.
DIRADAMENTO In selvicoltura il termine indica i tagli intercalari che si eseguono nei boschi dallo stadio di perticaia fino al taglio di abbattimento o di rinnovo; in frutticoltura indica invece la soppressione di parte dei rami durante la potatura invernale o, più frequentemente, l’operazione di potatura verde che consiste nell’asportare parte dei frutti da alberi eccessivamente carichi in modo da migliorare la pezzatura dei frutti residui.
DISERBO Eliminazione delle piante infestanti per mezzo di lavorazioni periodiche o di appositi trattamenti chimici ad effetto erbicida, dissecante o comburente (pirodiserbo).
DRUPA Frutto monocarpico indeiscente, con epicarpo sottile ed elastico, mesocarpo (polpa) carnoso, endocarpo (nocciòlo) legnoso, indeiscente e, generalmente, monospermo (es. pesco, albicocco, susino, ciliegio, mandorlo, olivo).
ELEVATORE A FORCHE Attrezzo installato su carrelli elevatori o su trattrici, per il sollevamento e lo spostamento, in campo ed in magazzino, della frutta posta in cassette o in cassoni.
EMBRIONE Abbozzo di plantula contenuto nel seme. Deriva normalmente dall’ovocellula fecondata, ma può formarsi anche per apomissia.
EMERGENZA Termine usato per indicare lo stadio immediatamente successivo alla germinazione dei semi.
ENERGIA GERMINATIVA Velocità con la quale avviene la germinazione dei semi. Si valuta in base al numero dei semi germinati in successivi intervalli di tempo.
EPITONIA Gradiente vegetativo per cui i germogli, inseriti sul lato superiore di un ramo inclinato, si sviluppano più di quelli inseriti sul lato inferiore del ramo stesso.
ESBOSCO Operazione consistente nel trasportare i prodotti forestali (principalmente legname) al di fuori dell’area boschiva.
ESPERIDIO Frutto policarpico indeiscente, pluricarpellare tipico degli agrumi, con epicarpo sottile e glandolare (flavedo), mesocarpo spugnoso e biancastro (albèdo) ed endocarpo diviso in spicchi, contenenti cellule succose (vescicole) ed i semi
ETEROSI Esaltazione delle attitudini vegetative e produttive di una pianta in conseguenza della sua origine ibrida.
ETEROZIGOSI Condizione per cui i caratteri manifesti di un individuo sono determinati da geni dominanti associati ai corrispondenti geni recessivi.
EZIOLAMENTO Accrescimento anomalo di piante sviluppate al buio o aduggiate. In arboricoltura, il termine indica anche gli effetti, esercitati dalla copertura con terra, alla base dei germogli emessi da margotte di ceppaia o da propaggini di trincea.
FABBISOGNO IN FREDDO Esigenza di alcune specie di superare il periodo di quiescenza delle gemme in condizioni di temperatura relativamente bassa.
FEMMINELLA Sin. di ramo anticipato.
FENOTIPO Complesso dei caratteri esteriori manifestati da una pianta come risultato dell’interazione del proprio genotipo con l’ambiente.
FERTILITÀ Riferito al terreno questo termine esprime il suo potenziale a soddisfare le esigenze nutrizionali e idriche delle piante; riferito a queste ultime il termine ne indica l’attitudine potenziale a fruttificare.
FITOREGOLATORI (ENDOGENI) Complessi organici elaborati dalla pianta, capaci di esercitare una funzione di controllo dei vari processi fisiologici. A secondo della loro azione si distinguono in promotori e inibitori.
FITOREGOLATORI (ESOGENI) Composti organici di sintesi che interferiscono, in maniera sinergica o antagonista, con i fitoregolatori endogeni.
FITTONE Radice sviluppata verticalmente, con andamento geotropico positivo.
FORCELLA Biforcazione ad angolo acuto di rami o di branche aventi uguale sviluppo.
FORMA GIOVANILE Complesso di particolari caratteri morfofisiologici che contraddistinguono i semenzali nel primo stadio del loro sviluppo.
FORTETO Termine forestale usato per indicare lo stadio di vegetazione delle fustaie successivo al novellato, fino al momento in cui le chiome dei semenzali (alti fino a circa 3 m.), non vengono a reciproco contatto. Al forteto segue la perticaia.
FORZATURA Accelerazione artificiale di un processo fisiologico attuata per fini colturali.
FRANCO DI PIEDE Albero non innestato.
FRANCO Semenzale usato come portinnesto di cultivar della medesima specie.
FRANGIVENTO Barriera costituita per proteggere le colture dall’azione nociva dei venti dominanti.
FRECCIA Ramo di prolungamento di un fusto.
FUSTAIA Bosco formato da essenze a rapido accrescimento e ad alto fusto, destinate alla produzione di legname da opera.
GARRETTO Termine vivaistico usato per indicare la porzione residua del soggetto capitozzato sopra il punto di innesto.
GENOTIPO Tipologia del corredo genetico di un individuo.
GERMINABILITÀ’ (sin. Facoltà germinativa). Percentuale dei semi germinati in condizioni idonee, a prescindere dal tempo occorso.
GERMINAZIONE Passaggio di un seme dallo stato di vita latente a quella attiva, con conseguente sviluppo dell’embrione in plantula.
GERMOGLIAMENTO Passaggio di una gemma a legno o mista, dallo stato di vita latente allo stato di vita attiva, con conseguente sviluppo di un germoglio.
GHERIGLIO Dicesi del seme contenuto nelle noci.
GRADIENTE VEGETATIVO Aspetto della vegetazione che riveste un ramo in conseguenza della gradualità di sviluppo e di accrescimento dei relativi germogli.
GRAPPOLO Tipo di infruttescenza, tipico della vite.
HEDGING (sin. Potatura di parete). Intervento di potatura meccanica applicato lateralmente agli alberi.
IMBOSCHIMENTO Impianto di un bosco su terreno nudo o che non ha mai ospitato vegetazione arborea.
IMBOZZIMATURA Sinonimo di inzaffardatura.
IMPALCATURA Inserzione delle branche primarie sul fusto.
IMPIANTO FITTO Piantagione arborea ad alta densità di investimento (a distanze molto ravvicinate).
INCISIONE Operazione di potatura consistente nell’eseguire un taglio nella corteccia; l’incisione può essere anulare, trasversale o longitudinale.
INCLINAZIONE Operazione di potatura che consiste nell’inclinare un ramo od una branca fino dalla sua inserzione ma senza provocare curvature.
INCOMPATIBILITÀ Sin. di sterilità fattoriale. Il termine è usato anche per indicare la disaffinità di innesto.
INCRINATURA Operazione di potatura consistente nel provocare una leggera frattura di parte di un germoglio.
INDUZIONE ANTOGENA Fase preliminare di preparazione delle gemme alla loro differenziazione a fiore.
INERBIMENTO Tecnica colturale alternativa alle lavorazioni, consistente nel consentire o nel determinare la costituzione di un cotico erboso sul terreno.
INFRANGIMENTO Operazione di potatura consistente nel rompere un germoglio od un ramo, spesso lasciandone parzialmente unita e pendente la porzione distale.
INNESTO Tecnica di moltiplicazione che consiste nell’unione di parti di piante diverse a costituire un unico individuo.
INTAGLIO Operazione di potatura consistente nel rimuovere una porzione semilunare di corteccia e di alburno, poco al di sopra di una gemma (volg.taglio del caporale).
INTERMEDIARIO Bionte interposto tra portinnesto e nesto nel sovrinnesto o nel reinnesto.
INZAFFARDATURA Immersione delle radici in un miscuglio di acqua, terra e sterco prima del trapianto.
IPOANTODO Sinonimo di sicono.
LEGUME Frutto secco, deiscente, monocarpico, polispermo, allungato, con epicarpo cuoioso, mesocarpo spugnoso e subcarnoso, e numerosi semi (es. carrubo).
LETTO CALDO Cassone di propagazione riscaldato.
LETTO FREDDO Cassone di propagazione non riscaldato.
MAGLIOLO Talea legnosa costituita da un ramo provvisto di una piccola porzione della branca sulla quale è inserito. Nel complesso la talea assume l’aspetto di un martello, donde il nome. In viticoltura questo termine viene in pratica usato impropriamente per indicare anche semplici talee.
MALLO Parte esterna dei frutti di noce.
MARGOTTA Ramo indotto a formare radici avventizie prima di essere separato dalla pianta-madre.
MATRICINE Termine forestale usato per indicare, nei cedui, i polloni che vengono allevati ad alto fusto per produrre legname da opera o per fornire una disseminazione atta a sostituire via via le ceppaie che si esauriscono.
MATURAZIONE Complesso di fenomeni biochimici che completano l’evoluzione dei frutti al termine del loro accrescimento. Si distingue una maturazione di raccolta, corrispondente allo stadio in cui i frutti vengono distaccati dalla pianta, ed una maturazione di consumo, corrispondente allo stadio in cui i frutti divengono eduli. Con il termine di maturazione accelerata si intende un particolare processo tecnologico applicato ai frutti che, per quanto raccolti ancora immaturi, già possiedono i requisiti necessari al raggiungimento della loro piena maturazione. Detto processo è da tenere distinto da quello della maturazione artificiale, proibita dalla legge, che si ha quando il medesimo trattamento è applicato ai frutti che non hanno ancora raggiunto lo sviluppo fisiologico atto alla autonoma maturazione biologica. Riferita ai rami, il termine indica il loro grado di lignificazione.
MAZZETTO DI MAGGIO Sin. di dardo fiorifero.
MESOTONIA Gradiente vegetativo per cui i germogli mediani di un ramo tendono a svilupparsi come quelli terminali e basali.
MICORRIZZA Simbiosi radicale tra funghi e piante arboree.
MICROPROPAGAZIONE Tecnica di moltiplicazione consistente nell’ottenere il differenziamento e la radicazione di nuove plantule mediante colture in vitro di tessuti (generalmente apici gemmari).
MIGNOLA Infiorescenza dell’olivo.
MIST Sin. di nebulizzazione.
MONCONE Residuo di una branca spezzata o tagliata. Il termine sta anche ad indicare la porzione morta di un ramo immediatamente sotto un taglio di potatura.
MONOICA Dicesi di pianta che porta contemporaneamente fiori unisessuali maschili e femminili.
MUTAGENESI Induzione artificiale di mutazioni.
MUTAZIONE GEMMARIA Cambiamento dell’assetto genetico delle cellule degli apici gemmari che, conseguentemente, originano germogli con caratteri diversi da quelli tipici della pianta in cui si è verificata la mutazione.
NEBULIZZAZIONE Trattamento inteso ad assicurare condizioni di umidità, mediante erogazione controllata di acqua finemente nebulizzata, così da coprire le foglie con un velo sottile di liquido. Usato, in particolare, nella moltiplicazione per talea.
NESTAIO Settore di vivaio destinato alla moltiplicazione per innesto.
NESTO Parte di una pianta utilizzata nell’innesto quale epibionte.
NOVELLETO Termine forestale usato per indicare uno stadio di vegetazione delle fustaie caratterizzato da alberelli provvisti di rami su tutta la lunghezza del loro fusto.
NUCULA Frutto secco, monocarpico, indeiscente, formato da un involucro erbaceo o cuoiaceo (cupola) ora aperto, squamiforme (es.nocciolo) ora chiuso, aculeato (es.castagno) e da più acheni aventi tegumento cuoiaceo o legnoso.
OMOZIGOSI Condizione per cui i caratteri manifesti di un individuo sono determinati da coppie di geni entrambi dominanti o entrambi recessivi.
OGGETTO Sinonimo di nesto.
OVOLO Iperplasia localizzata nella zona del colletto degli olivi: può emettere germogli e radici ed essere utilizzato per la moltiplicazione agamica.
OVULO Parte dell’apparato riproduttore femminile comprendente l’ovocellula e l’embriosacco; dopo la fecondazione dà origine al seme.
PALETTA Piattaforma quadrata o rettangolare predisposta per l’impiego di “elevatori a forche” ed adibita allo spostamento ed al trasporto di contenitori od imballaggi. Normalmente ogni “paletta” può sostenere da 20 a 42 cassette o da uno a più cassoni.
PALETTIZZAZIONE Tecnica di trasporto delle cassette contenenti frutta, basata sull’impiego combinato delle “palette”, di “carrelli elevatori” e di trattrici con “elevatori a forche”.
PALINA Sin. di perticaia.
PAMPINO Foglia di vite.
PARTENOCARPIA Sviluppo dei frutti senza fecondazione.
PEDALE Parte basale del fusto.
PENETROMETRO Strumento atto a determinare il grado di maturazione dei frutti in base alla consistenza della loro polpa.
PERMEABILITÀ Velocità con cui l’acqua si infiltra nel terreno.
PERTICAIA (sinonimo di palina): termine forestale, che indica lo stadio di vegetazione delle fustaie successive al forteto e comprendente il periodo che va dal momento in cui cominciano a dissecare i rami inseriti nella parte inferiore dei fusti, fino al momento corrispondente al massimo accrescimento in altezza degli alberi.
PIANTA PORTASEME Pianta utilizzata per la produzione di semi.
PIANTA-MADRE Pianta utilizzata per produrre materiale di moltiplicazione (nesti, talee, ecc.).
PIANTA-MADRE Pianta utilizzata per produrre materiale di moltiplicazione (nesti, talee, ecc.).
PIANTONAIO Settore del vivaio nel quale vengono allevati i piantoni in attesa di essere posti a dimora.
PIEGATURA Operazione di potatura consistente nell’inclinare verso il basso un ramo od una branca fino alla loro inserzione.
POLARITÀ Proprietà per cui parti di uno stesso organo sono fisiologicamente diverse in rapporto al loro orientamento.
POLIEMBRIONIA Presenza di più embrioni nello stesso seme; di essi uno è generalmente derivato da fecondazione e quindi gamico, mentre gli altri derivano dallo sviluppo di cellule somatiche della nucella o dei tegumenti (embrioni avventizi).
POLLONE RADICATO Barbatella costituita da un pollone che ha emesso radici avventizie alla sua base.
POLLONE Ramo emesso dalla radice o dal pedale.
POROSITÀ Caratteristica fisica del terreno connessa con la formazione di lacune tra le particelle od i glomeruli che costituiscono la parte solida del terreno stesso. Dipende dalla tessitura e dalla struttura del terreno.
PORTAMENTO Aspetto assunto da una pianta legnosa nel suo naturale modo di vegetare.
PORTINNESTO Pianta utilizzata quale ipobionte nella propagazione per innesto.